Lo Spiti è un'oasi “secca” tra la valle di Parvati e la frontiera che separa l'India dal Tibet occupato. Anche se la zona è un deserto di vegetazione, non si può che considerrare come un'oasi; non solo per i fiumi che lo attraversano con il loro flusso violento, ma anche perche' lo Spiti e' abitato principalmente da popolazioni Tibetane, che parlano una lingua simile al tibetano, il ladhaki, e che praticano il bouddhismo tibetano.
La popolazione dello Spiti e' Bouddhista. I monasteri sono numerosi. Alcuni furono fondati all'incirca mille anni fa e conservano ancora una rara bellezza, il cui stile e' fortemente influenzato dall'arte della miniatura cachemiri di ispirazione persiana.
I piu' incredibili sono a Tabo e Lhalung.
La vita dello Spiti resta difficile, in ragione dell'isolamento e dell'altitudine. I bambini crescono in un'ambiente privo di vizi e comodita'.
Un'originale periplo nella barriera himalayana, nel cuore delle vallate per lungo tempo rimaste inaccessibili : Kinnaur, Spiti e Lahaul, sulle antiche piste carovaniere. Dalle verdi e fresche vallate che attirarono i britannici a Shimla, Kullu o Manali, un mondo di rocce minerali dove si situano differenti monasteri; piste vertiginosi dominano violenti corsi di fiumi, villaggi o piccoli “Gompa”, ai quali si affiancano piccoli templi hindouisti... Un viaggio per gli amanti della montagna e dell'avventura, che desiderano immergersi nelle profondita' dei monti himalayani ed andare alla scoperta delle diffferenti religioni che popolano l'India.
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